17 dicembre 2006

BUONE FESTE



Il C.T.E. Malmantile vi augura delle buone feste da tutto il team, divertitevi bene e siate buoni, infondo il natale serve anche a questo. Un augurio anche da parte mia (max), e votate il 6 Gennaio si avvicina...

P.S. Monia non mangiare troppo :)

L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CHERRUG


Chi è Nando Ferrini? Chi è stato? Chi sarà? Domande senza risposta; poco sappiamo di questa specia in via di estinzione. Viene spesso avvistato in compagnia di cavalli e donne, ma soprattutto di falchi sacri, la leggenda narrà che bastino pochi richiami vocali per far fare ai falchi tutto cìo che vuole. I cherrug ormai suoi vecchi amici lo trattano come uno di loro, gli si arrampicano in testa, gli corrono dietro come cuccioli di cane, e rispondono al suo richiamo. Inoltre (sempre la leggenda) si dice abbia l'80% della sua pelle in cuoio durissimo causa contatto con gli artigli. Che altro dire, se lo avvistate contattate immediatamente l' A.F.I.V.D.E. (associazione falconieri in via di estinzione) grava pena capitale per chi lo aiuti a sfuggire dalla legge.

P.S. non provate a rimuovergli la pelle tanto è inutile.

by damasco

10 dicembre 2006

C.T.E. MALMANTILE AWARD

Benvenuti alla premiazione dell'anno del C.T.E.
Scaricate il regolamento del manifesto e votate in forma anonima senza fare i furbetti perchè me ne accorgo.
Buon divertimento e come si dice vinca il migliore.
P.S. per votare cliccare su commenti di ogni premio ed inserire un solo nome, non valgono forme del tipo tutti, nessuno o più nomi.
I ragazzi inferiori a 15 anni non possono essere votati poichè ritengo essere tutti bravi, ed il loro impegno è serio, per me i bambini vicono tutti.

9 dicembre 2006

ARTIMINO: poesia di una giornata a cavallo


Salve anime irrequiete galoppanti per le immense distese della rete,
intendo allietarvi narrando delle gesta di gentili amazzoni e nobili cavalieri che nel giorno 8 del mese di dicembre dell’anno Domini 2006 vollero raggiungere quel di Artimino in groppa ai loro magnifici destrieri.
Erano le 8,30 di un umido mattino preceduto da una notte ricca di pioggia quando il Mastro Istruttore accompagnato dalla sua consorte Splendida Istruttrice nonché dalla nobildonna Donatella De Orrecchis e dalla Leggiadra Baronessa Maria a loro volta scortate dai palafrenieri Buffalo Davide e Piri Cochise incontrano chi scrive e il Legionario Maximus, tosto sopraggiunti bagnati come pulcini pallanuotisti, alla taverna del villaggio di Malmantile detta “L’antro della Sportiva”.
Dopo il rituale cerimoniale di saluto tra baci e abbracci si procede alla consumazione di un frugale ristoro fatto di pastine alla crema, cornetti pieni e vuoti ecc. il tutto bagnato dai famosi cappuccini “APPOGGITI.
Si commenta sul tempo e si spera che “Il Principale”, peraltro profumatamente corrotto da chi vi narra, ci conceda una giornata quanto meno accettabile.
Dopo aver consumato le vivande e un paio di Marlboro è l’ora di tornare al Castello di via Gello dove ci attendono i nostri magnifici destrieri oltre al resto della compagnia.
Ad attenderci nei pressi delle poste troviamo la Maria Marchesa di Montelupo con la figlia Cecilia detta il Lampo già frementi al solo pensiero della prossima avventura, immantinente sopraggiunge la dolce Sonia Occhibelli con lo sguardo sognante al pensiero di sfrenate galoppate seguita a ruota dall’elegantissimo Conte Mauro con la duchessina Maddalena che ci presentano la loro nuova amica, una splendida tolfetana di nome Alice
Ci raggiunge solerte l’impavido Maritino, ahimé questa volta solo senza la delicata Mogliettina; si desta dal sonno e zampetta tra i box Elenina, gentile progenie della Nobildonna Dona De Orrecchis; arriva l’illustre Musico Don Alehandro (sì, con la “H” così fa più esotico) e infine…………………ecco che all’orizzonte si profila il codino di colui che, nonostante si trovi ancora nel sonno profondo, non vuol rinunciare a questa splendida avventura………………sì, è lui, il celebre Cavallo Sbronzo; conclude il raduno il mitico Gladiatore Vasile che regala un sorriso a tutta la compagnia.
Ci siamo, il Mastro Istruttore e la Splendida Istruttrice attribuiscono i destrieri agli astanti, si distribuiscono finimenti e quant’altro necessario.
Ognuno, nobile o villano, si destreggia tra selle e staffili per armare la propria cavalcatura sognando galoppate ventre a terra e, nonostante qualche morso al rovescio e qualche mantello (in realtà si tratta di impermiabili e kways ) legato alla sella in modo indegno la compagnia è in sella…………………….siamo pronti, impazienti, quasi ansiosi di iniziare l’avventura.
Tutti aspettano. I destrieri sono carichi, i muscoli frementi, le narici dilatate (quelle dei cavalli, naturalmente) ed ecco che giunge improvviso l’atteso segnale……………………..il Mastro Istruttore lancia il fatidico grido “SI MOOOOOOOVE!!!!!!! e l’allegra brigata seguendo il Vate come se fosse Virgilio all’ingresso degli inferi procede per affrontare l’ardua prova.
Il sole fa capolino, sembra tutto a posto, Il Principale ha accettato la bustarella, e, tra un assetto leggero, ma non troppo, e un trottino andante mosso la carovana procede al seguito del Mastro che apre la strada.
In testa al gruppo al fianco del Condottiero procede il Legionario Maximus in groppa al maestoso Damasco ormai domo ai delicati ma decisi ordini del suo cavaliere, ambedue allietati dai gorgheggi del musicale Don Alehandro, seguono l’Apprendista Cavaliere, la Baronessa Maria, il Conte Mauro in sella alla rombante Alice, la Marchesa di Montelupo che marca stretta la figlia Cecilia detta il Lampo in pariglia con Elenina fiancheggiate da Buffalo Davide e Piri Cochise piuttosto ammandrillati per la presenza delle due giovani pulzelle……..in coda, ed ecco il bello, troviamo le nobili dame dalle chiome brune che sotto l’attento e vigile sguardo della Splendida Istruttrice conversano sulle gioie e le disgrazie di tutto il reame spaziando dalla teoria dei massimi sistemi al colore della lingerie natalizia.da indossare per le prossime feste; chiudono il drappello Maritino e il Gladiatore Vasile impegnati in un dibattito sulla situazione politico economica del regno.
Il tempo passa, il paesaggio diventa sempre più bello………….antichi manieri diroccati, case coloniche che sembrano vecchie signore in abito da sera ormai consunto, vigne dorate a cui i villici hanno perfino dato un nome…………….si procede, si conversa, si ride……………i destrieri paiono tranquilli ma tutti attendono, anzi sperano l’arrivo del fatidico comando.
Il Mastro Istruttore sul suo destriero nero si volta e…………………………..e, con nobile non chalance, comunica ai suoi fidi: “Chi vuole può fare due battute di galoppo”
La compagnia si anima , Don Alehandro ripone la cetra e sprona la cavalcatura, il legionario Maximus incita con amore il suo maestoso destriero , le pulzelle danno di gambe , la Marchesa insegue la figlia, il Conte incita , con eleganza, la nera cavalla, Maritino parte in quarta e finalmente si galoppa………………………arrivano anche le nobili dame che con estrema leggiadria fanno viaggiare i destrieri come il vento……………….troppo bello!!!!!!
Tra dolci colli e schizzi d’acqua delle pozze calpestate sembra di cavalcare il vento……………siamo tutti felici.
Al comando dell’indomito condottiero si ritorna al passo, siamo in prossimità della nostra metà, si vede il maniero di Artimino……………..il drappello conquista facilmente l’accesso che porta all’interno delle mura, le genti ci accolgono con gaiezza.
Baci dalle fanciulle affacciate alle finestre e inviti ai deschi già imbanditi dalle popolane del villaggio, ma noi insensibili proseguiamo fino alla stazione della posta.
Abbiamo fissato lì il regal banchetto.
Si smonta, occhio a legare i cavalli, chi lo perde torna a casa a piedi; si vedono i nodi più strani, c’è chi pensa perfino all’antifurto, ma infine tutti scendono per riposar le stanche membra nei pressi dell’osteria.
Per ingannare il tempo un giullare racconta e immagina di gesta eroiche compiute, al tramonto, su bianche spiagge baciate dalle onde che sembrano soavemente cantare mentre accarezzano i granelli di sabbia del bagnasciuga percossi dagli zoccoli di cavalli al galoppo indirizzati verso una immacolata tenda mossa dal caldo vento marino dove si trova un magico giaciglio per riposare un desco apparecchiato con champagne ghiacciato e fragoline di bosco che aspetta solo di essere consumato………….il sole morente abbandona il suo ultimo raggio affinché possa essere catturato e donato alla dama che ti accompagna, ma arrivano dei maledetti bagnini, amici di Cavalo Sbronzo, e il sogno svanisce; Le nobil dame Sonia Occhibelli, Dona de Orecchis, la Baronessa Maria e la Splendida Istruttrice quasi rapite dall’immaginifica affabulazione hanno occhi sognanti e vorrebbero conoscere la conclusione della storia che, a causa degli inaspettati addetti al salvamento svanisce, ma solo per trasferirsi in montagna su sentieri innevati percorsi da destrieri affaticati sotto un cielo stellato in ricerca di una accogliente baita dove riposare davanti ad uno splendido caminetto magari stesi su una pelliccia d’orso (sintetica naturalmente) ma………………………eccoti di nuovo due tagliaboschi amici di Cavallo Sbronzo e tutto svanisce.
Oggi c’è troppa gente in giro, con tutta questo movimento meglio andare a mangiare…………………………………………l’oste proclama aperto il banchetto.
Nel frattempo l’allegra brigata è raggiunta all’osteria dalla Contessa Madre (soave consorte del Conte Mauro )e dalla figlia Duchessina Maddalena nonché dal Sottomastro Istruttore, degno erede del nostro condottiero, che si uniscono ai festeggiamenti pappatori
Tutti manifestano che il proprio appetito sarà contenuto e si inizia con eleganza l’abbordaggio ai vassoi di penne strascicate, nessuno le rivuole ma, alfine, nei vassoi non rimane nemmeno il sugo ………………….si passa quindi a un trionfo di prosciutto incorniciato di salami vari e spalleggiato da fette di soprassata inframezzata da tocchi di formaggio, tutti si peritano; ma quanta roba, forse troppa, dobbiamo contenerci ma appena l’oste propone focaccia calda e lardo si leva un unico grido “Ce l’hai promesso daccelo o faccelo vedè”
Terminano i bagordi e dopo aver sorbito un caldo infuso mediorientale (volgarmente definito caffè) si rimonta con piacere a cavallo. I destrieri ci sono tutti, sono tranquilli, solo Damasco ha inteso approfondire le sue pubbliche relazioni facendosi un giretto ma rimanendo comunque nelle vicinanze.
Nonostante le pance piene e la leggerezza dell’anima indotta dal succo caro a Bacco si riesce a rimontare in sella, il tempo regge e si riparte.
Il Mastro istruttore apre le danze e tutti lo seguono sazi, felici e contenti, spesso ricorre il grido di “Serrateeeeeeeeeeeeeee”, ma è comprensibile che un po’ di concentrazione sia rimasta sotto al tavolo del banchetto..
Si procede tra sentieri tappezzati di foglie dorate e immersi in profumi silvestri, tutto è bellissimo purtroppo la giornata si consuma, sarebbe bello fermare il tempo……………ma non si può.
Si trotta, si conversa……………Damasco è in testa……….fantastico! La Baronessa Maria è reattiva, va come le schegge si fatica a starle dietro…………….troppo forte.
E’ quasi il tramonto, il pomeriggio è passato in un lampo, si intravede ormai il profilo del maniero di Malmantile, sosta prevista all’Antro della Sportiva per il bicchiere della staffa.
Si arriva al campo di caccia del maniero (ex campo da calcio) si smonta e si legano i destrieri che inaspettatamente decidono di fare un po’ di tiro alla fune con le reti di recinzione, niente paura, interviene il mitico Gladiatore Vasile e tutti si calmano, altrimenti sono cavoli amari.
Si consumano bevande e tisane e dopo qualche rossa (le solite Marlboro) si procede per il rientro al Castello; si attraversa l’abitato il volgo ci saluta, quasi fa festa, forse portiamo con noi un po’ di allegria.
Nei pressi del Castello ecco la fida Glenda che viene incontro a dare il benvenuto al Mastro Istruttore suo indiscusso proprietario……………siamo a casa i destrieri affrettano il passo, si smonta e dopo i dovuti ringraziamenti alle fedeli cavalcature siamo tutti invitati nelle segrete del castello a rimirare uno spettacolo fornito da uno strano cantastorie chiamato DVD.
Si tratta della sfida di Leonessa, tra abili cavalieri con splendidi animali.
Caroselli equestri, variopinti costumi, cavalli, rapaci, musica, volti amici……………………ricordi, sogni ……………….ognuno pensa ,chissà , forse un giorno potrò esserci anch’io…………..
Ormai è sera, la giornata è finita…………….peccato!
Tuttavia rimane il ricordo indelebile di una splendida giornata passata tra impavidi cavalieri e leggiadre amazzoni.

Protagonisti:
Alistro (nel ruolo del cavallo del Capo);
Tundra (nel ruolo del cavallo della Capa);
e in ordine di apparizione:
Alice;
Damasco;
Lady;
Tolfa;
Brio;
Chicca;
Raimbow;
Ribot;
Skipper (The best);
Piripicchio;
Joi;
Hohara;
Tempesta
Ecc. Ecc.
Si ringrazia per la collaborazione IL PRINCIPALE per non aver fatto piovere e tutti i nobili Cavalieri e le gentili Amazzoni che sono intervenuti.



Narrato da……….l’Apprendista Cavaliere. (Stefano)