30 ottobre 2006

SAN BARONTO 2006

Mattinata fredda e nebbiosa venerdì 28 Novembre al C.T.E. Malmantile, il tempo dovrebbe migliorare. La giornata comincia alle ore 8:00 con la colazione al bar centrale.
Al ritorno al maneggio comincia la preparazione dei cavalli con la temperatura in rialzo.
Con grande sorpresa ad Antonio viene assegnato Pierino, cavallo tanto operaio quanto bizzarro.
Come sempre Nando apre le danze montando per primo su Alistro e dopo il warm up puntuale arriva il richiamo e al grido "montareee" tutti sono in sella.
Cavalli molto irrequieti e carichi come molle, causa parecchi quintali di carote e mele, bisognerà dar loro una mezz'ora di sfogo.
La prima tappa va dal C.T.E. alle scuderie di Montalbano dove sosteremo per pranzare.
Pochi minuti Dopo la partenza, Maria da Montelupo dopo una poderosa sgroppata della Tolfa cade nelle braccia delle ortiche, qualcuno pagherà da bere. Non passa un granchè che la Tolfa Decide di riprovarci: questa volta la Maria resta in sella. Dopo aver rimesso tutto in ordine si riparte. I cavalli galoppano in salita come ragni su pareti verticali ed a constatarlo più degli altri sarà l'Elena a cui la Soraia regala una forte scarica di adrenalina.
A metà strada Nando scorge in un uliveto una distesa di enormi mazzi di tamburo (funghi molto buoni) e in men che non si dica viene avvisato il caro Angelo (che ci ha supportato nel viaggio con il suo camion) che li andrà a raccogliere per grigliarli il giorno successivo.
Tutto prosegue per il meglio, il gruppo è unito e si diverte ed intorno a mezzo dì si giunge a Montalbano. Dopo pennette al ragù ed una sostanziosa grigliata di carne tutti sono sazi come vitelli, ma aimè bisogna ripartire. Quando Nando il capo è dietro ad aiutare Vasile con Raimbow cavalla in doma, la guida passa a Piripicchio che confonde un po' il percorso, immediato la ripresa di Nando. Da elogiare la moglie Tiziana, per la sua prestazione e nonostante i suoi "acciacchi"
riesce a sostenere il viaggio senza alcun problema.
La seconda tappa va dalle scuderie di Montalbano a San Baronto dove ceneremo e riposeremo.
Proseguendo per il nostro cammino ritroviamo sulla destra degli scavi etruschi e poco più avanti un altare di sacrificio alquanto inquietante a parte la scritta "Marco e Lucia".
Si prosegue tra galoppate e trottate e il sedere di Andrea con la nuova sella comincia a cedere, ad ogni battuta di trotto arriva il suo lamento. Speranze di luce nel cuore di Massimo, quando si accorge di essere riuscito dopo innumerevoli sforzi a portare Damasco "cavallo dal carattere forte" in Testa al gruppo, non durerà molto....
Il percorso comincia a diventare molto più arduo di prima, oltre al fatto dei sentieri difficili ci si mettono di mezzo motociclisti, ciclisti e cacciatori rischiando di essere impallinati.
Dopo un paio di ore, sosta caffè per ridare forza a cavalieri e amazzoni, ma siamo quasi giunti.
Ormoni impazziti per qualche amazzone che scende l'ultima discesa con molto nervosismo.
Finalmente si arriva a San Baronto, tolti i morsi ai cavalli si fanno riposare con sostanziale pasto e rigenerante bevuta. Tra una giocata di carte e quattro risate è pronta la nostra cena; tavoli imbanditi di tutto, anche cipollotti sotto aceto, qualcuno ne sentirà gli effetti l'indomani.
Fabio distrutto dalla stanchezza comincia a muoversi senza meta come un zombie.
Intanto alcuni cavalli riescono a sciogliersi ed ad avvertire ogni volta ci pensa con ironia Massimo. La notte si avvicina e la stanchezza non basta per fermare il gruppo adulto che con la scusa del cambio dell'ora comincia ad ammazzarsi di risate con il contributo del monotematico Antonio. Tra pelli liscie, stichi bianchi e racconti di "storie" passate arriva la mezzanotte, ultimo bicchiere di grappa e vin santo e tutti sono nei caldi sacchi a pelo; ore per la sveglia 7:30.
Tra russamenti vari a metà notte qualcuno si sveglia sentendo bussare alla porta, a pagarne le spese sarà il povero Vasile che nonostante la sua influenza si alza a controllare i cavalli, il caro Massimo non ha stretto bene il nodo della lunghina e per ironia del destino Damasco si è slegato.
In mattinata dopo un ottima colazione si riparte e il viaggio è di ritorno verso casa con pranzo alla scuderia di Montalbano. Cavalli ancora carichi ed irriducibili sembrano panzer, avanzano senza problemi. Dopo gli errori di Piripicchio, Nando decide di mettere in testa Antonio che ha problemi di sterzo con Pierino, pochi metri ed imbocca una salita alquanto inagibile, Nando essenziale al richiamo. Come da protocollo a mezzogiorno siamo a pranzo, ancora una volta ne usciamo pieni e barcollanti ma con il cambio dell'ora la notte arriva prima e bisogna ripartire. Morsi in bocca e tutti in sella si riparte per l'ultima porzione del ritorno verso casa. Il clima è favorevole e non parlo solo di meteo, il gruppo è unito come una grande famiglia l'aria è decisamente piacevole e tutti ne prendono parte. Nando avvisa tutti della galoppata finale e si raccomanda, ma ancora una volta a rompere gli schemi è la Maria da Montelupo, che cade da cavallo dopo l'ennesima sgroppata della Tolfa, pagherà solo una bevuta poichè se si cade più volte nello stesso viaggio non valgono cumulate. Tra scherzi, risate e canzoni si giunge a casa per la cena finale a base di funghi e arrosto. Ultimo a scendere da cavallo è Nando che con eleganza fa inchinare Alistro come per ringraziare tutti di 2 SPLENDIDI GIORNI PASSATI INSIEME.

a cura di Massimo Bologna



P.S. : la prima recensione ho voluto farla io, nei prossimi viaggi sarebbe piacevole leggere anche le vostre in modo da vedere con quale stato d'animo la vivete. Aspetto i vostri commenti e siate numerosi. Presto aggiornerò il sito con le nuove foto.